ROMA, 31 mar - "Il movimento Riva Destra ufficializza il nuovo coordinamento provinciale a Trento: Tiziano Salvini, 38 anni, diplomato Isef, operatore nella sicurezza, sposato con due figli, è stato eletto on-line, all'unanimità, dal direttivo nazionale del movimento nato dallo storico primo circolo di Alleanza Nazionale".
Lo comunica una nota dell'ufficio stampa di Riva Destra, "ora presente in Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, oltre che a Berlino".
"Lavoriamo - ha dichiarato Tiziano Salvini, in una nota congiunta con Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale di Riva Destra - per la destra che verrà: una destra oggi sempre più rarefatta e marginalizzata nel panorama politico italiano, che ha disperatamente bisogno di nuovi leader, dopo il fallimento della stagione dei colonnelli di Alleanza Nazionale, nessuno escluso".
E' tempo - prosegue la nota - di ricostruire sulle macerie lasciate da altri. La nostra è una battaglia ideale, politica ed etica. Riva Destra lavora per individuare, valorizzare e mettere in sinergia, una nuova classe dirigente, le nuove energie necessarie alla ricostruzione etica, economica, sociale e culturale dell’Italia.
Riva Destra aggiunge che "dopo le tappe di Todi (Pg), Roma e Varese, presenteremo 'La destra riparte' il 17 Aprile a Trani e poi ancora Cosenza e Catania ".
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martedì 31 marzo 2015
domenica 29 marzo 2015
La storia infinita di Mafia Capitale tra costruzioni abusive e discariche.
Già i primi di febbraio abbiamo presentato un'interrogazione in cui si denuncia che i responsabili dell'uso irregolare sono state negli anni due cooperative di tipo B, la Zoe e la Edera, entrambe riconducibili a Franco Cancelli, autore in prima persona di alcuni abusi e oggi coinvolto nell'inchiesta Terra di Mezzo. Il 2 dicembre 2014 il presidente di Edera era già stato arrestato e avrebbe cercato di attivare altri centri di raccolta differenziata dei rifiuti - come l'ex deposito Cotral di via Appia Nuova 1246 - prima invitando la giunta a visitare l'area con un apposito evento e poi occupandola di forza lo scorso ottobre insieme ad altre "associazioni" che avrebbero precisi legami politici sia con la giunta che con persone coinvolte nell'inchiesta su Mafia Capitale.
di Fabrizio Santori - Presidente Onorario di Riva Destra
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di Fabrizio Santori - Presidente Onorario di Riva Destra
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venerdì 27 marzo 2015
Interventi di P Buttafuoco e F Sabbatani Schiuma sulle prospettive della Destra italiana.
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mercoledì 25 marzo 2015
L'UNITA' A DESTRA. IL RUOLO DI RIVA DESTRA. LA CAMPAGNA 'LA DESTRA RIPARTE'. IL RAPPORTO CON SALVINI.
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Fabio Schiuma |
Siamo in perfetta linea con Pietrangelo. Avanti tutta. Il domani appartiene a noi.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale di Riva Destra
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martedì 24 marzo 2015
Destra: si cerca l'unità, ma le "anime" si dividono.
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Fabio Schiuma |
(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Riunire la destra? Più facile a dirsi che a farsi. E la recente storia della diaspora nata con la fine di Alleanza Nazionale sta lì a dimostrarlo. E così mentre le iniziative si moltiplicano, le divisioni restano. Capita ad esempio che mentre sabato una parte dell'An che "conta" si ritroverà a Roma, dalle 9.30 al Residence di Ripetta per ragionare, per dirla con Storace, sulla ipotesi di una "Nuova Alleanza Nazionale" (che dovrebbe quindi dialogare con il centrodestra a trazione berlusconiana), domani un altro pezzo di quel partito, con a capo i circoli Riva Destra, paradossalmente i primi nati nel passaggio da Msi ad An, si ritroverà per proseguire il dialogo con la Lega (cominciato con la manifestazione di Salvini a Roma) e pronunciare un definitivo "basta" ai "colonnelli ex An".
Lo dice chiaramente Fabio Sabbatani Schiuma, segretario di Riva Destra: "Per ricostruire la destra bisogna individuare una nuova classe dirigente, voltare per sempre le amare pagine scritte da Fini e da tutti i suoi colonnelli, nessuno escluso, e dialogare con il Salvini del nuovo corso leghista, che parla chiaro sui problemi reali italiani e ha il coraggio di esporsi su immigrazione ed Europa". Domani il confronto (alle 18.45 nella Sala da Feltre a Trastevere, la stessa che ospitò Salvini insieme a esponenti della destra francese e tedesca prima della manifestazione) vedrà come principale interlocutore il presidente del gruppo al Senato della Lega Nord, Gian Marco Centinaio e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Sabato invece sarà la volta di volti noti come Isabella Rauti (figlia dello scomparso Pino Rauti e moglie di Gianni Alemanno), tre vicepresidenti, Briguglio, Tatarella e Zacchera, della Fondazione An (quella che detiene sigla, simbolo e il non piccolo patrimonio del partito), ex ministri e personaggi di primo piano che sono "dispersi" tra Forza Italia, Fratelli d'Italia e associazioni e fondazioni assortite: dal già citato leader de La destra, Storace, a Silvano Moffa, da Adolfo Urso e Mario Landolfi, da Roberto Menia a Domenico Nania. Si ritroveranno a discutere, sotto l'egida di una decina di sigle, di "Una destra per la Terza Repubblica: radici storiche, valori fondanti e scelte politiche per una nuova proposta". Nuova tappa della serie di appuntamenti cominciati l'8 febbraio al Cinema Adriano. "Senza una nuova destra che raccolga l'eredità ideale e politica di Alleanza Nazionale per difendere in Europa l'interesse nazionale - afferma Isabella Rauti, portavoce di 'Prima l'Italia' ed esponente del partito di Giorgia Meloni" è impossibile rilanciare un'opposizione credibile in grado di costruire un'alternativa di governo al Pd di Matteo Renzi". La diaspora continua e l'unico elemento comune di questa "sfida" convegnistica è la presenza di un deputato di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, che in assoluta "par condicio" parteciperà ad entrambi gli eventi. (ANSA). PH 24-MAR-15 17:17 NNNN
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domenica 22 marzo 2015
VARESE: Riva Destra a convegno: “Dobbiamo dialogare con Salvini e il nuovo corso leghista”.
VARESE, 21 marzo 2015 - “Per ricostruire la destra bisogna individuare una nuova classe dirigente, voltare per sempre le amare pagine scritte da Fini e da tutti i suoi colonnelli e dialogare con il Salvini del nuovo corso leghista, che parla chiaro sui problemi reali italiani e ha il coraggio di esporsi su immigrazione ed Europa”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale del movimento Riva Destra, “nato dal primo circolo di Alleanza Nazionale”, Fabio Sabbatani Schiuma a chiusura del convegno “La destra riparte”, che si è tenuto questa mattina a Varese, presso l’hotel Ungheria. “Alla tavola rotonda – dichiara Alfio Bosco, portavoce di Riva Destra – organizzata dal nostro coordinatore di Varese Umberto Montagna, hanno preso parte il parlamentare Paolo Grimoldi (Lega Nord), il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, il consigliere provinciale Piero Galparoli (Forza Italia), il consigliere di Milano Vincenzo Sofo (Lega Nord – Il Talebano), oltre che a Mario Bozzi Sentieri, il quale ha presentato il suo libro ‘La destra nel labirinto.
“Riva Destra – ha annunciato Schiuma – prosegue in tutta Italia la sua campagna ‘La destra riparte’: da Trani il 18 aprile prossimo, fino a Cosenza e Catania entro l’estate.
Mercoledì prossimo – ha concluso Schiuma – a Roma, abbiamo organizzato un incontro con Pietrangelo Buttafuoco, al quale parteciperà anche il Presidente dei senatori leghisti Gian Marco Centinaio, oltre che a Santori e al deputato Fabrizio Di Stefano (FI)”.
Fonte: Varese7Press
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“Riva Destra – ha annunciato Schiuma – prosegue in tutta Italia la sua campagna ‘La destra riparte’: da Trani il 18 aprile prossimo, fino a Cosenza e Catania entro l’estate.
Mercoledì prossimo – ha concluso Schiuma – a Roma, abbiamo organizzato un incontro con Pietrangelo Buttafuoco, al quale parteciperà anche il Presidente dei senatori leghisti Gian Marco Centinaio, oltre che a Santori e al deputato Fabrizio Di Stefano (FI)”.
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sabato 21 marzo 2015
EURO: Governo, sempre Forte con i Deboli e sempre Debole con i Forti !
I conti sono destinati a peggiorare sempre fino al nostro fallimento, anche dissanguando completamente il popolo (e lo stanno facendo). Se non siamo TITOLARI della Moneta non possiamo guidare ne inflazione, ne svalutazione. I SOLDI LI STIAMO COMPRANDO DA UN PRIVATO E NON POTREMO MAI PAGARLI PERCHÉ IL FORNITORE APPLICA UN TASSO CHE DOVREMMO PAGARE CON ALTRI SOLDI STAMPATI CON ALTRO TASSO ! Se poi si preferisce far finta di non capire, tentando di dare la colpa sempre all'avversario politico e mai al meccanismo perverso che ha una precisa DATA di inizio e delle chiare FIRME sugli accordi, possiamo solo augurarci di morire presto per abbreviare l'agonia !
Europa forse parzialmente salvabile - EURO MORTO !
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Europa forse parzialmente salvabile - EURO MORTO !
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Riva Destra: Fabio Sabbatani Schiuma a Varese.
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Fabio Sabbatani Schiuma |
Fini ed i suoi colonnelli hanno svenduto un patrimonio ed oggi purtroppo la Destra non c'è più
Adesso abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente perché la precedente ha fallito.
Con la "Destra riparte" Riva Destra sta mettendo assieme tante persone nuove.
Noi non siamo un partito ma una idea, una speranza.
Per questa stiamo portando il nostro credo, la nostra "battaglia", il nostro Movimento, in tutte le regioni d'Italia.
Abbiamo riacceso una speranza in quella Destra che è stata resa orfana dai colonnelli.
Adesso guardiamo con interesse a Salvini, che su tante cose parla la nostra lingua e che ha sposato le posizioni di una Destra moderna ed europea.
Siamo convinti di poter dare un contributo a restituire la speranza agli elettori.
Faremo tutto questo sapendo che fare politica significa servire il cittadino.
Dobbiamo avere fiducia.....!!
Noi ci crediamo!!
Alfio Bosco
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venerdì 20 marzo 2015
DESTRA: SCHIUMA, DIALOGO CON LEGA PER RIFONDARE SCHIERAMENTO.

Domani (Sabato 21) convegno a Varese per costruire un fronte nazionale sul modello francese Roma, 20 mar. (AdnKronos).
- La Francia come modello per ricostruire uno schieramento di destra. E' uno dei temi che verrà affrontato domani a Varese (Hotel Ungheria a partire dalle 10), alla presentazione del libro 'La destra nel labirinto' con Mario Bozzi, nuova tappa della campagna 'La destra riparte'. Interverranno al dibattito, si apprende da un comunicato, il deputato Paolo Grimoldi (Lega Nord), il consigliere regionale del Lazio e presidente onorario di Riva Destra Fabrizio Santori (gruppo Misto), il consigliere provinciale di Varese e componente di Orizzonte Ideale Piero Galparoli (Forza Italia), Alfio Bosco e Fabio Sabbatani Schiuma, rispettivamente portavoce e segretario nazionale di Riva Destra. "Guardiamo con speranza -ha dichiarato Sabbatani Schiuma- a chi usa oggi un linguaggio vicino al nostro, e pur non provenendo dal nostro mondo, parla chiaro e mostra coraggio. Matteo Salvini, può costituire una seria e credibile strada per la costruzione di un fronte nazionale di matrice francese, ma basato sulla tradizione italiana. E' tempo di ricostruire - conclude Schiuma - sulle macerie lasciate da altri. La nostra è una battaglia ideale, politica ed etica".
(Pol/AdnKronos) 20-MAR-15 13:50 NNNN
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mercoledì 18 marzo 2015
PISA: Ghelardi (Riva Destra): “Donne italiane discriminate dai musulmani sui pullman, no alla moschea”.

Lo dichiara in una nota Sabrina Ghelardi, coordinatrice provinciale di Riva Destra a Pisa. “Ora a Pisa - continua la nota - si vuole costruire una moschea, che sorgerà nel quartiere di Porta a Lucca, su un terreno, a forma triangolare, situato tra via del Brennero e via Chiarugi. L’area, già acquistata dalla comunità per 115mila euro, ha una superficie di circa 4mila metri quadrati. Nel progetto ci sarebbe anche un minareto. Io credo - prosegue la nota - che Pisa, e soprattutto piazza dei Miracoli debbano essere salvaguardati come simbolo di una civiltà cristiana, che proprio in piazza del Duomo raggiunge uno dei livelli più alti di splendore. Credo che - conclude la nota - quanto accaduto a Colle Val d’Elsa dovrebbe esser monito per chi invece è favorevole alla costruzione della moschea a Pisa: qualcuno vuole forse che le proprie moglie figlie non siano più libere di salire persino su un autobus?”.
Fonte: Ufficio Stampa - www.studiostampa.com
martedì 17 marzo 2015
Blitz al convegno dell'Ex Brigatista Renato Curcio...succede a Mesagne (2015)
"ALDO MORO VOLEVA TORNARE ALLA MONETA DI STATO"
l’idea di Aldo Moro di emettere biglietti di Stato a corso legale, senza necessità di chiedere banconote in prestito via Bankitalia-Bce.
Fonte: Alessandro Carluccio
Articolo su Imola Oggi
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Lettera a Dolce e Gabbana da sei figli cresciuti da coppie gay: «Grazie per il vostro coraggio».
«Vogliamo lodare il vostro coraggio e ringraziarvi per l’ispirazione che siete. Ma vi imploriamo anche di non arrendervi quando la reazione crescerà d’intensità».
Cari Dolce e Gabbana,
Saluti dagli Stati Uniti. I sei firmatari di questa lettera sono stati tutti cresciuti da genitori gay o lesbiche. Cinque di noi sono donne e uno è un uomo bisessuale, che hanno tutti cresciuto i loro figli con partner del sesso opposto. Vogliamo ringraziarvi per aver dato voce a quanto abbiamo appreso dall’esperienza: ogni essere umano ha una mamma e un papà ed eliminare uno dei due dalla vita di un bambino significa privarlo della dignità, dell’umanità e dell’uguaglianza.
Sappiamo che i genitori gay possono essere amorevoli, dal momento che li abbiamo e ci hanno amati. Tuttavia, noi tutti abbiamo fatto esperienza diretta del duro contraccolpo che segue quando la visione dominante dei genitori gay, come universalmente positiva, viene messa in discussione. Sappiamo che sarete sottoposti a una pressione tremenda, specialmente ora che sia l’Italia sia gli Stati Uniti stanno cominciando a spingere affinché gli interessi per la difesa dei nostri diritti ad avere una madre e un padre siano censurati, al fine di soddisfare una potente lobby gay.
Nessuno riceve attacchi tanto feroci dalla lobby come coloro che appartengono alla comunità gay e metto in discussione le sue politiche: i figli delle coppie gay tanto quanto gli uomini gay che li difendono (come voi due).
Molto probabilmente tanti nella comunità internazionale proveranno a cancellare i vostri programmi, a censurare le vostre campagne pubblicitarie e a distruggere mediante il web la vostra reputazione. Ma avete dimostrato a voi stessi di essere estremamente coraggiosi. E ci avete ispirato mentre ci prepariamo tutti e sei a inviare lettere contro il matrimonio gay alla Corte Suprema degli Stati Uniti .
Vogliamo lodare il vostro coraggio e ringraziarvi per l’ispirazione che siete. Ma vi imploriamo anche di non arrendervi quando la reazione crescerà d’intensità. Se tornerete indietro e vi scuserete per quanto avete detto, renderete ancora più vulnerabili e discreditati i bambini che vivono nelle case gay. Per il nostro bene, così come per quello di tutti i bambini italiani, è importante che non vi scusiate né che vi arrendiate. Sostenente invece l’idea che tutti i bambini hanno bisogno di crescere uniti alle proprie madri e i propri padri. Si tratta di un diritto umano.
Se in qualsiasi modo possiamo aiutarvi, per favore, fatecelo sapere. Non siamo tutti cristiani ma vogliamo inviarvi la nostra benedizione, promettendovi che d’ora in poi saremo acquirenti di Dolce&Gabbana.
Heather Barwick, collaboratrice del Federalist
Rivka Edelman, coautrice of “Jephthah’s Daughters: Innocent Casualties in the War for Family Equality”
Katy Faust, scrittrice di asktheBigot
Robert Oscar Lopez, coautore di “Jephthah’s Daughters: Innocent Casualties in the War for Family Equality”
Denise Shick, autrice di “My Daddy’s Secret”
Dawn Stefanowicz, autrice di “Fuori dal buio: La mia vita con un padre gay”
Fonte: TEMPI - Foto Gay Pride Roma da Shutterstock
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Cari Dolce e Gabbana,
Saluti dagli Stati Uniti. I sei firmatari di questa lettera sono stati tutti cresciuti da genitori gay o lesbiche. Cinque di noi sono donne e uno è un uomo bisessuale, che hanno tutti cresciuto i loro figli con partner del sesso opposto. Vogliamo ringraziarvi per aver dato voce a quanto abbiamo appreso dall’esperienza: ogni essere umano ha una mamma e un papà ed eliminare uno dei due dalla vita di un bambino significa privarlo della dignità, dell’umanità e dell’uguaglianza.
Sappiamo che i genitori gay possono essere amorevoli, dal momento che li abbiamo e ci hanno amati. Tuttavia, noi tutti abbiamo fatto esperienza diretta del duro contraccolpo che segue quando la visione dominante dei genitori gay, come universalmente positiva, viene messa in discussione. Sappiamo che sarete sottoposti a una pressione tremenda, specialmente ora che sia l’Italia sia gli Stati Uniti stanno cominciando a spingere affinché gli interessi per la difesa dei nostri diritti ad avere una madre e un padre siano censurati, al fine di soddisfare una potente lobby gay.
Nessuno riceve attacchi tanto feroci dalla lobby come coloro che appartengono alla comunità gay e metto in discussione le sue politiche: i figli delle coppie gay tanto quanto gli uomini gay che li difendono (come voi due).
Molto probabilmente tanti nella comunità internazionale proveranno a cancellare i vostri programmi, a censurare le vostre campagne pubblicitarie e a distruggere mediante il web la vostra reputazione. Ma avete dimostrato a voi stessi di essere estremamente coraggiosi. E ci avete ispirato mentre ci prepariamo tutti e sei a inviare lettere contro il matrimonio gay alla Corte Suprema degli Stati Uniti .
Vogliamo lodare il vostro coraggio e ringraziarvi per l’ispirazione che siete. Ma vi imploriamo anche di non arrendervi quando la reazione crescerà d’intensità. Se tornerete indietro e vi scuserete per quanto avete detto, renderete ancora più vulnerabili e discreditati i bambini che vivono nelle case gay. Per il nostro bene, così come per quello di tutti i bambini italiani, è importante che non vi scusiate né che vi arrendiate. Sostenente invece l’idea che tutti i bambini hanno bisogno di crescere uniti alle proprie madri e i propri padri. Si tratta di un diritto umano.
Se in qualsiasi modo possiamo aiutarvi, per favore, fatecelo sapere. Non siamo tutti cristiani ma vogliamo inviarvi la nostra benedizione, promettendovi che d’ora in poi saremo acquirenti di Dolce&Gabbana.
Heather Barwick, collaboratrice del Federalist
Rivka Edelman, coautrice of “Jephthah’s Daughters: Innocent Casualties in the War for Family Equality”
Katy Faust, scrittrice di asktheBigot
Robert Oscar Lopez, coautore di “Jephthah’s Daughters: Innocent Casualties in the War for Family Equality”
Denise Shick, autrice di “My Daddy’s Secret”
Dawn Stefanowicz, autrice di “Fuori dal buio: La mia vita con un padre gay”
Fonte: TEMPI - Foto Gay Pride Roma da Shutterstock
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domenica 15 marzo 2015
venerdì 13 marzo 2015
Riva Destra: Intervistiamo Umberto Montagna il coordinatore politico della Varese che vogliamo.
D. Si sentiva la necessità a Varese di un'altra formazione politica?
R. Certamente si! Il mondo di Destra non è assolutamente rappresentato se non sporadicamente da manifestazioni estemporanee di gruppi di giovani. Purtroppo anche qui, la "piccola politica" ha prevalso su ideali e progetti, alimentando l'antipolitica e aumentando la forbice tra rappresentanti e rappresentati. La delusione per ciò che è stato ci ha convinti a ripartire dalle fondamenta.
D. Fondamenta! Da l'impressione della nostalgia!
R. Certo, nostalgia del futuro. Mi piace citare in questo caso Giorgio Almirante: Non rinnegare e non restaurare. Allora diciamo che mettiamo a disposizione l'esperienza passata, aggiornandola e contestualizzandola. Un verso di una canzone di Bertoli dice: Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro. In questo verso ci ritroviamo è sarà la nostra guida nell'azione politica che abbiamo intrapreso e che porteremo avanti.
D. Non le sembra obsoleto e fuori dalla realtà, aggrapparsi al termine Destra, mentre predicano dal 1979 con Daniel Bell la fine delle ideologie?
R. Non condivido in alcun modo quanto ha detto Bell e tutto quello che in questi anni hanno cercato di ammannirci per spiegarci il superamento di Destra e Sinistra! A prescindere che se qualcosa di concreto e condivisibile come alcune battaglie epiche possono trovarci d'accordo, non ci siamo mai tirati indietro e comunque sotto il sole non c'è nulla di nuovo. Due esempi storici: A Parigi, Place de La Concord 6 febbraio '34, giovani di Destra e di Sinistra contestarono il governo e ci furono durissimi scontri con la polizia e più di recente: la battaglia di Valle Giulia a Roma. Per non parlare di qualcosa di ancora più recente che mi ha toccato e coinvolto personalmente, avendo partecipato alle varie tesi elaborate da Pino Rauti. "Andare Oltre" "Lo sfondamento a Sinistra" Tutta la teoria delle associazioni parallele. Cosa significavano? Proprio il superamento degli steccati ma un forte radicamento ideale. Il superamento di Destra e Sinistra è una strategia della tecnofinanza. Cercano di convincere i giovani che farebbe bene al Paese una visione unica. Per finire dove? In qualcosa di informe, indifferenziato dove c'è tutto e il suo contrario per poter continuare a fare la "piccola politica" e pare che le prove siano già cominciate. Ad Agrigento sembra che PD e Forza Italia stiano per far nascere il Partito della Nazione.
D. La Destra Riparte allora?
R. Convintamente. Gli elettori si accorgeranno che il partito della nazione altro non è che una dittatura del partito unico ma con mire affaristiche. Noi siamo altro! Abbiamo ancora nel nostro DNA dei Valori non negoziabili. Siamo convinti che con il fallimento del tecnocapitalismo (o finanziarizzazione) e del comunismo possa finalmente affermarsi quella che i nostri padri chiamarono socializzazione come siamo convinti che Sinistra significhi: materialismo e Destra: spiritualismo. Che un figlio abbia bisogno di un padre e di una madre e non del genitore 1 e del genitore 2; che agli extracomunitari non si può continuare a regalargli il pesce ma bisogna dargli una canna e insegnargli a pescare. Questi principi, sono condivisi a Sinistra? NO! Allora noi siamo orgogliosamente di Destra e il giorno 21 marzo sarà non solo la primavera climatica ma sarà LA PRIMAVERA DELLA DESTRA VARESINA!
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R. Certamente si! Il mondo di Destra non è assolutamente rappresentato se non sporadicamente da manifestazioni estemporanee di gruppi di giovani. Purtroppo anche qui, la "piccola politica" ha prevalso su ideali e progetti, alimentando l'antipolitica e aumentando la forbice tra rappresentanti e rappresentati. La delusione per ciò che è stato ci ha convinti a ripartire dalle fondamenta.
D. Fondamenta! Da l'impressione della nostalgia!
R. Certo, nostalgia del futuro. Mi piace citare in questo caso Giorgio Almirante: Non rinnegare e non restaurare. Allora diciamo che mettiamo a disposizione l'esperienza passata, aggiornandola e contestualizzandola. Un verso di una canzone di Bertoli dice: Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro. In questo verso ci ritroviamo è sarà la nostra guida nell'azione politica che abbiamo intrapreso e che porteremo avanti.
D. Non le sembra obsoleto e fuori dalla realtà, aggrapparsi al termine Destra, mentre predicano dal 1979 con Daniel Bell la fine delle ideologie?
R. Non condivido in alcun modo quanto ha detto Bell e tutto quello che in questi anni hanno cercato di ammannirci per spiegarci il superamento di Destra e Sinistra! A prescindere che se qualcosa di concreto e condivisibile come alcune battaglie epiche possono trovarci d'accordo, non ci siamo mai tirati indietro e comunque sotto il sole non c'è nulla di nuovo. Due esempi storici: A Parigi, Place de La Concord 6 febbraio '34, giovani di Destra e di Sinistra contestarono il governo e ci furono durissimi scontri con la polizia e più di recente: la battaglia di Valle Giulia a Roma. Per non parlare di qualcosa di ancora più recente che mi ha toccato e coinvolto personalmente, avendo partecipato alle varie tesi elaborate da Pino Rauti. "Andare Oltre" "Lo sfondamento a Sinistra" Tutta la teoria delle associazioni parallele. Cosa significavano? Proprio il superamento degli steccati ma un forte radicamento ideale. Il superamento di Destra e Sinistra è una strategia della tecnofinanza. Cercano di convincere i giovani che farebbe bene al Paese una visione unica. Per finire dove? In qualcosa di informe, indifferenziato dove c'è tutto e il suo contrario per poter continuare a fare la "piccola politica" e pare che le prove siano già cominciate. Ad Agrigento sembra che PD e Forza Italia stiano per far nascere il Partito della Nazione.
D. La Destra Riparte allora?
R. Convintamente. Gli elettori si accorgeranno che il partito della nazione altro non è che una dittatura del partito unico ma con mire affaristiche. Noi siamo altro! Abbiamo ancora nel nostro DNA dei Valori non negoziabili. Siamo convinti che con il fallimento del tecnocapitalismo (o finanziarizzazione) e del comunismo possa finalmente affermarsi quella che i nostri padri chiamarono socializzazione come siamo convinti che Sinistra significhi: materialismo e Destra: spiritualismo. Che un figlio abbia bisogno di un padre e di una madre e non del genitore 1 e del genitore 2; che agli extracomunitari non si può continuare a regalargli il pesce ma bisogna dargli una canna e insegnargli a pescare. Questi principi, sono condivisi a Sinistra? NO! Allora noi siamo orgogliosamente di Destra e il giorno 21 marzo sarà non solo la primavera climatica ma sarà LA PRIMAVERA DELLA DESTRA VARESINA!
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giovedì 12 marzo 2015
Buttafuoco spiega al Foglio la Lega sovranista di Salvini.

BARBARI E REALPOLITIK. Buttafuoco afferma: “Io sono veramente in una posizione di osservatore, mi diverte tantissimo questo meccanismo, quindi non credo che Salvini abbia interesse nella sua stagione politica a farsi interprete di tutto un codice di linguaggio e di visione del mondo. Non gliene frega niente e fa bene a fregarsene di tutto ciò”. Si parla dell’eredità culturale della destra e aggiunge: “ Quello che invece è funzionale dal punto di vista della politica è adottare una lingua di realtà. Cioè il ragionamento è banale, semplice e anche volgare. Esiste una stragrande maggioranza di italiani che non è di sinistra e che non ha avuto fino a oggi rappresentanza politica, figurarsi quella culturale. Salvini è stato velocissimo a posizionarsi in uno spazio totalmente vuoto qual è quello della stragrande maggioranza degli italiani che non ha una rappresentanza politica; s’è messo lì e adesso ha veicolato l’attenzione di tanta parte di italiani non di sinistra che hanno necessità di portare al concreto alcune cose”.
DITE GRAZIE A MATTEO. Salvini, perciò, campione della realpolitik, paladino della pancia o - per usare un’altra metafora - di chi si ritiene “senza casa”: “Ricordiamoci che Salvini eredita un partito che era ridotto allo schifo totale, perfino peggio di Alleanza nazionale, perché era sommerso dagli scandali, dal “cerchio magico”, dai diamanti, dai diplomi comprati in Albania. Salvini trasforma la Lega e la fa nazionale e su questo processo costruisce una casa che può essere l’incubatrice, non certamente in una prima fase di riuscita e di vittoria elettorale e quindi per andare al governo; ma quantomeno può dare finalmente un luogo dove costruire la politica. Anche perché viene subito dopo una stagione orrenda che è stata quella dell’antipolitica. Voglio dire, il peggior avversario di Salvini lo deve comunque ringraziare perché va a posizionarsi in un ambito che finora è stato occupato inutilmente e sterilmente dai cosiddetti Cinque stelle. E il peggiore avversario di Salvini lo deve ringraziare perché finalmente comincia a costruire un edificio dove non necessariamente dev’esserci la destra che piace all’establishment, non è che l’unica destra bella deve essere quella che si apparecchiava Gianfranco Fini, che poi è finita”.
SALVINI VAI DA SOLO. Buttafuoco, poi, “rottama” i superstiti di Alleanza Nazionale: “E’ una semplice e brutale legge della politica: se a questo gruppetto, a tutti questi politici conviene andare con Salvini, è altrettanto ovvio che a Salvini non convenga prenderseli, né caricarseli. E’ inimmaginabile che lui possa fare il ticket per esempio con uno dei protagonisti di quest’area. Tipo Giorgia Meloni? (chi chiede Giuli ndr). Giorgia Meloni o non so chi altri individuare. Salvini si è costruito una personalità, una figura che deve inevitabilmente viaggiare da sola”.
Fonte: Barbadillo
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mercoledì 11 marzo 2015
ROMA: Sit-in per l'estradizione di Cesare Battisti.
Riva Destra e Difendiamo l'Italia hanno organizzato il 10.03.2015 alle ore 18,30 un Sit-in davanti l'ambasciata del Brasile in Roma piazza Navona affinché venga richiesta ed ottenuta l'estradizione in Italia del terrorista Cesare Battisti.
All'evento hanno preso parte Gian Marco Centinaio,
Presidente dei senatori della Lega Nord, Fabrizio Di Stefano, deputato di Forza Italia, Fabrizio Santori, consigliere
della Regione Lazio, e Fabio Sabbatani Schiuma,
segretario nazionale di Riva Destra.
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RIVA DESTRA: ELSIE VIRZI' COORDINATRICE REGIONALE DELLA SICILIA
Entro l'estate tavola rotonda "La Destra Riparte".
ROMA, 11 mar - "Su proposta del portavoce nazionale Alfio Bosco, con il consenso unanime di tutti i coordinatori provinciali, Elsie Virzì è stata nominata coordinatrice regionale del movimento Riva Destra in Sicilia".
Lo dichiara Giuseppe Murdoch, responsabile nazionale dell'Organizzazione, in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.
"Elsie Virzì - continua la nota - 41 anni, laureata in legge, titolare di una società di famiglia, assicuratore ed istruttore di scuola guida, responsabile per Catenanuova del movimento Alleanza siciliana, volontariato presso l'Abio (associazione bambini in ospedale), impegnata nella lotta al randagismo, era già coordinatrice di Riva Destra per la città di Enna.
La Sicilia - conclude la nota - è una regione dove Riva Destra sta lavorando molto per costruire un'alternativa seria al dannoso governo di Crocetta ed entro l'estate ospiterà una tappa della tavola rotonda 'La Destra Riparte', campagna partita il 20 novembre scorso a Todi (PG) e che sarà anche a Varese per il prossimo 21 marzo".
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ROMA, 11 mar - "Su proposta del portavoce nazionale Alfio Bosco, con il consenso unanime di tutti i coordinatori provinciali, Elsie Virzì è stata nominata coordinatrice regionale del movimento Riva Destra in Sicilia".
Lo dichiara Giuseppe Murdoch, responsabile nazionale dell'Organizzazione, in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.
"Elsie Virzì - continua la nota - 41 anni, laureata in legge, titolare di una società di famiglia, assicuratore ed istruttore di scuola guida, responsabile per Catenanuova del movimento Alleanza siciliana, volontariato presso l'Abio (associazione bambini in ospedale), impegnata nella lotta al randagismo, era già coordinatrice di Riva Destra per la città di Enna.
La Sicilia - conclude la nota - è una regione dove Riva Destra sta lavorando molto per costruire un'alternativa seria al dannoso governo di Crocetta ed entro l'estate ospiterà una tappa della tavola rotonda 'La Destra Riparte', campagna partita il 20 novembre scorso a Todi (PG) e che sarà anche a Varese per il prossimo 21 marzo".
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martedì 10 marzo 2015
lunedì 9 marzo 2015
SABATO 14 MARZO, ore 10, a TRANI su iniziativa del coordinatore regionale pugliese di Riva Destra, Francesco De Noia
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SABATO 21 MARZO, ore 10, a VARESE, su iniziativa del coordinatore provinciale di Riva Destra, Umberto Montagna.
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L’iniziativa di Riva Destra
Domani sit-in all’ambasciata brasiliana per chiedere l’estradizione di Battisti. Un sit-in sotto l’ambasciata del Brasile per chiedere l’estradizione del terrorista Cesare Battisti. È l’iniziativa lanciata da Riva Destra e subito raccolta da altri esponenti politici. «Al sit in di domani, martedì 10 alle 18.30, sotto l’ambasciata brasiliana di piazza Navona a Roma hanno già dato l’adesione i parlamentari Gian Marco Centinaio, presidente dei senatori della Lega Nord, e Fabrizio Di Stefano, deputato di Forza Italia, oltre a Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, e Fabio Schiuma Sabbatani, segretario nazionale di Riva Destra» spiegano Lorenzo Loiacono e Alfio Bosco, rispettivamente commissario romano e portavoce nazionale di Riva Destra, insieme ad Augusto Santori di Difendiamo l'Italia. «Vogliamo l’estradizione di questo criminale - continuano - che deve tornare a scontare la pena in un carcere italiano». «Abbiamo esteso l'invito anche ad altri parlamentari, compresi FdI. Saremo -di nuovo in piazza, come tante altre volte - concludono - per testimoniare la nostra solidarietà alle vittime di questo assassino e per ribadire la nostra richiesta di giustizia al governo brasiliano».
Una settimana fa la Giustizia federale brasiliana ha deciso di annullare l’atto del Governo federale che consentiva la permanenza nel Paese sudamericano a Cesare Battisti. Pertanto il condannato italiano per omicidio potrebbe essere estradato in Francia o in Messico, Paesi nei quali Battisti visse dopo la fuga dall’Italia e prima di arrivare in Brasile. Battisti è in Brasile dal 2004. La sentenza non è stata ancora pubblicata, ma, dopo la pubblicazione, sarà' possibile presentare ricorso.
Nei giorni scorsi il ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva esternato la posizione del governo sul caso: «L’esecutivo è fermo nell’intenzione di chiedere l'estradizione di Cesare Battisti». «Abbiamo avviato i canali diplomatici. Il ministero - aveva spiegato - si è attivato per capire le conseguenze di una sentenza che ancora non è definitiva. Se il provvedimento sarà confermato non porterebbe all'estradizione ma all'espulsione verso altri paesi».
Fabio Sabbatani Schiuma
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domenica 8 marzo 2015
RICONQUISTARE gli elettori di destra che hanno votato per Grillo.
Sono una buona parte di quel 15-20% degli elettori del Movimento 5 Stelle. Sono persone che, deluse dalla destra, dai fallimenti di Fini e dei suoi colonnelli e dagli errori di Berlusconi e della gente di cui si è circondato, anche per rabbia, hanno fatto questa scelta. Per lo più dei 'duri e puri', intransigenti o eterni scontenti, che comunque, a mio avviso, hanno avuto una reazione. Meglio comunque che starsene a casa o andare al mare. E' gente sfiduciata che però ha evidentemente voglia ancora di reagire. Hanno pensato che Grillo fosse la ricetta. Che l'antipolitica potesse sconfiggere la crisi e riappianare le delusioni. Si sono sfogati con quel voto. Hanno creduto, in buona fede, a chi, in modo tanto chiaro quanto pittoresco, è stato capace di enunciare i problemi italici, senza saper fornire la benché minima soluzione. E i primi bluff iniziano a vedersi dai primi sindaci pentastellati e dalla loro sterile inerzia. Come anche si sta scoprendo la vera natura dei grillini eletti al parlamento. Un branco di limitrofi al popolo viola, ai centri sociali, ai disoccupati organizzati, agli antagonisti, a quell'area sinistronza non partitica, da sempre ben radicata nel associazionismo e nel movimentismo. Quelli che dicevano a D'Alema 'dì qualcosa di sinistra' e che facevano i girotondi con Nanni Moretti. Tutti furbetti che hanno capito da subito che Grillo potesse essere un buon cavallo di Troia. Si sono organizzati sui territori e hanno monopolizzato il movimento. Con 30 cliccate sono diventati deputati o si sono messi sulla poltrona nei consigli regionali o comunali. Il risultato di questa rivalsa tutta interna alla sinistra? Votano per l'abolizione del reato di clandestinità, a Roma e nel Lazio, per esempio, non muovono un dito contro Marino e Zingaretti. Predicano l'antifascismo e l'antiberlusconismo militante. Propongono Prodi o altri impresentabili mummie di sinistra al Quirinale. Passano col Pd o con Sel quando capiscono l'antifona del miracolo che non si ripeterà. Dialogano oggi con Renzi, "perché sulle cose da fare noi non guardiamo il colore politico", ma stando ufficialmente all'opposizione, se qualcuno di loro scende in piazza con la destra lo linciano in rete. Insomma un voto regalato, di fatto, alle sinistre. Gli elettori di Grillo provenienti da destra vanno riappassionati, coinvolti e riconquistati. Erano persone come noi, che hanno sbagliato. Ma erano in buona fede.
di Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra
P.S.
In fondo a quanti di noi non è ultimamente tremata un po la mano nelle cabine elettorali.
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di Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra
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In fondo a quanti di noi non è ultimamente tremata un po la mano nelle cabine elettorali.
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sabato 7 marzo 2015
Mille Patrie per l'Italia : l'intervento di Matteo Salvini VIDEO ESCLUSIVO.
L'evento promosso dal circolo culturale IL TALEBANO,
in collaborazione con RIVA DESTRA, si è svolto a Roma
il 28.02.2015 alle ore 9,30.
Vi ha preso parte, tra gli altri, il Segretario Nazionale
della Lega Nord MATTEO SALVINI.
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Mille Patrie per l'Italia con Matteo Salvini : intervista esclusiva a Gotz Kubitschek di PEGIDA
In occasione dell'evento promosso dal circolo culturale
IL TALEBANO, in collaborazione con RIVA DESTRA,
che si è svolto a Roma il 28.02.2015 alle ore 9,30 ed al quale
ha preso parte, tra gli altri, il Segretario Nazionale della Lega Nord MATTEO SALVINI, è stato intervistato in esclusiva
Gotz Kubitschek, noto esponente di PEGIDA
movimento identitario tedesco.
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venerdì 6 marzo 2015
Mille Patrie per l'Italia con Matteo Salvini : l'intervento di Fabio Sabbatani Schiuma
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giovedì 5 marzo 2015
Mille Patrie per l'Italia con Matteo Salvini : intervista in esclusiva a Philippe Vardon-Raybaud
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martedì 3 marzo 2015
Mille Patrie per l'Italia : l'intervento di Pietrangelo Buttafuoco
Il convegno, promosso da Riva Destra, si è svolto a Roma
il 28.02.2015 alle ore 9,30 e vi ha preso parte, tra gli altri,
il Segretario Nazionale della Lega Nord Matteo Salvini.
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Solidarietà a Marcello Veneziani, via da Il Giornale contro la “pascalizzazione” di Berlusconi
Il messaggio di saluto di Marcello Veneziani
Cari Lettori,
ora vi spiego. Siete in tanti a scrivermi e telefonarmi per sapere come mai non appare più il cucù sul Giornale. Non posso andar via come un clandestino. Il Giornale mi ha comunicato la decisione di chiudere il mio rapporto di lavoro. Subito o al più entro l’estate. La decisione dell’Editore è presa e finirà in modo consensuale. La motivazione formale è lo stato di crisi dei giornali e del Giornale stesso che impone tagli e prepensionamenti.
Al Giornale, si sa, esprimevo una linea dissonante, la mia rubrica era un’isola. Cominciai a scrivere sul Giornale venticinque anni fa, chiamato da Indro Montanelli, ne uscì quando mi parve che la sua posizione non rappresentasse più i suoi lettori e la necessità di una svolta nel Paese; vi ritornai con Feltri per due volte. Lascio a ciascuno pensare al risvolto politico, giornalistico, ma anche umano e professionale, della vicenda in corso; vi risparmio il mio stato d’animo. Chi ha idee come le nostre non è facile che trovi tribune accoglienti. Tengo a farvi conoscere lo stato delle cose, senza polemiche, anche per rispondere a quanti in precedenza mi chiedevano come mai la rubrica quotidiana saltava così spesso negli ultimi tempi, non per mia negligenza. Ho un ruolo pubblico, rappresentativo di un’area d’opinione, la mia attività è esposta in vetrina ogni giorno. Dunque è giusto essere trasparenti fino alla fine e giustificare a voi lettori, che siete i miei veri editori, la futura assenza e la scomparsa della rubrica cucù, dopo quattro anni di vita.
Ho già vissuto situazioni analoghe, alcuni ricordano precedenti esperienze, censure, licenziamenti, casi come l’Italia settimanale ma non solo. E’ il prezzo amaro della libertà e dell’incapacità di essere cortigiani, ruffiani e puttani. Non è un mistero che da tempo reputo conclusa la parabola politica di Berlusconi: da anni non esprime una posizione politica e non interpreta il sentire del suo popolo, perché è preso nelle proprie vicende e nella tutela, pur comprensibile, dei suoi interessi. Lo scrivo da tempo, in un crescendo di toni, da La rivoluzione conservatrice in Italia, ed. 2012 (“la fine del berlusconismo”), poi sul Giornale stesso e giorni fa sul Corriere della sera. Criticai pure la “pascalizzazione” di Berlusconi, i messaggi sulla famiglia, i trans, l’animalismo.
Non ebbi esitazioni a criticare Fini quando era ancora in auge, perché ritenevo che stesse uccidendo la destra, e il tempo poi ci dette amaramente ragione. Per lo stesso motivo non ho esitato a dire che Berlusconi fu la causa principale del trionfo elettorale e poi della dissoluzione del centro-destra. Lo portò al governo e poi alla rovina, col concorso determinante di poteri ostili e alleati ottusi, giudici e media; aggregò forze diverse e poi le disgregò. Espulse pezzi uno dopo l’altro, fino al vuoto, farcito di quaquaraquà. Le mie idee saranno giuste o sbagliate, lo dirà la prova dei fatti, ma quei giudizi nascono da un ragionamento, privo di rancori o vantaggi personali, mosso da passione di verità e da una testimonianza di vita e di coerenza, costi quel che costi. Cercherò di non chiudere il rapporto con voi che mi seguite da tempo e siete abituati al gusto aspro della libera verità, anche quando è scomoda, per noi stessi o per chi abbiamo, in spirito di libertà, sostenuto. Finché ne avrò la possibilità, scriverò dove mi sarà permesso dire quel che penso, e non mancherò di far sentire la mia voce e anche i miei pensieri dell’anima, quelli meno legati all’attualità.
Vi voglio bene, sul serio
Marcello Veneziani
Fonte: IntelligoNews - Dir. Fabio Torriero
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Cari Lettori,
ora vi spiego. Siete in tanti a scrivermi e telefonarmi per sapere come mai non appare più il cucù sul Giornale. Non posso andar via come un clandestino. Il Giornale mi ha comunicato la decisione di chiudere il mio rapporto di lavoro. Subito o al più entro l’estate. La decisione dell’Editore è presa e finirà in modo consensuale. La motivazione formale è lo stato di crisi dei giornali e del Giornale stesso che impone tagli e prepensionamenti.
Al Giornale, si sa, esprimevo una linea dissonante, la mia rubrica era un’isola. Cominciai a scrivere sul Giornale venticinque anni fa, chiamato da Indro Montanelli, ne uscì quando mi parve che la sua posizione non rappresentasse più i suoi lettori e la necessità di una svolta nel Paese; vi ritornai con Feltri per due volte. Lascio a ciascuno pensare al risvolto politico, giornalistico, ma anche umano e professionale, della vicenda in corso; vi risparmio il mio stato d’animo. Chi ha idee come le nostre non è facile che trovi tribune accoglienti. Tengo a farvi conoscere lo stato delle cose, senza polemiche, anche per rispondere a quanti in precedenza mi chiedevano come mai la rubrica quotidiana saltava così spesso negli ultimi tempi, non per mia negligenza. Ho un ruolo pubblico, rappresentativo di un’area d’opinione, la mia attività è esposta in vetrina ogni giorno. Dunque è giusto essere trasparenti fino alla fine e giustificare a voi lettori, che siete i miei veri editori, la futura assenza e la scomparsa della rubrica cucù, dopo quattro anni di vita.
Ho già vissuto situazioni analoghe, alcuni ricordano precedenti esperienze, censure, licenziamenti, casi come l’Italia settimanale ma non solo. E’ il prezzo amaro della libertà e dell’incapacità di essere cortigiani, ruffiani e puttani. Non è un mistero che da tempo reputo conclusa la parabola politica di Berlusconi: da anni non esprime una posizione politica e non interpreta il sentire del suo popolo, perché è preso nelle proprie vicende e nella tutela, pur comprensibile, dei suoi interessi. Lo scrivo da tempo, in un crescendo di toni, da La rivoluzione conservatrice in Italia, ed. 2012 (“la fine del berlusconismo”), poi sul Giornale stesso e giorni fa sul Corriere della sera. Criticai pure la “pascalizzazione” di Berlusconi, i messaggi sulla famiglia, i trans, l’animalismo.
Non ebbi esitazioni a criticare Fini quando era ancora in auge, perché ritenevo che stesse uccidendo la destra, e il tempo poi ci dette amaramente ragione. Per lo stesso motivo non ho esitato a dire che Berlusconi fu la causa principale del trionfo elettorale e poi della dissoluzione del centro-destra. Lo portò al governo e poi alla rovina, col concorso determinante di poteri ostili e alleati ottusi, giudici e media; aggregò forze diverse e poi le disgregò. Espulse pezzi uno dopo l’altro, fino al vuoto, farcito di quaquaraquà. Le mie idee saranno giuste o sbagliate, lo dirà la prova dei fatti, ma quei giudizi nascono da un ragionamento, privo di rancori o vantaggi personali, mosso da passione di verità e da una testimonianza di vita e di coerenza, costi quel che costi. Cercherò di non chiudere il rapporto con voi che mi seguite da tempo e siete abituati al gusto aspro della libera verità, anche quando è scomoda, per noi stessi o per chi abbiamo, in spirito di libertà, sostenuto. Finché ne avrò la possibilità, scriverò dove mi sarà permesso dire quel che penso, e non mancherò di far sentire la mia voce e anche i miei pensieri dell’anima, quelli meno legati all’attualità.
Vi voglio bene, sul serio
Marcello Veneziani
Fonte: IntelligoNews - Dir. Fabio Torriero
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CHIEDIAMO UNA TREGUA (almeno...)
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Fabio Schiuma |
Salvini, con la manifestazione di sabato 28 nella 'storica piazza delle destra', ha comunque smosso le acque di un'area politica che si era impaludata, ormai quasi alla rarefazione. E questo è un dato di fatto.
C'è chi come noi ripone le speranza che l'azione culturale di alcuni movimenti attorno a Salvini e di Pietrangelo Buttafuoco, lo stia portando su posizioni più nazionali e meno secessioniste. Non abbiamo la certezza, ma la speranza e la convinzione che la destra non possa essere ricostruita da chi l'ha distrutta.
Però rispettiamo chi è diffidente e chi preferisce altre strade, partendo dal presupposto che nessuno abbia in tasca la verità.
Si rispetti anche la nostra speranza e il nostro impegno.
Poi il tempo e la storia daranno ragione, speriamo, a qualcuno.
Ma nel frattempo è inutile scagliarsi l'uno contro l'altro.
Tanto, da parte nostra, non intendiamo portare ancora acqua al mulino a certi colonnelli o colonnellesse, che poi con una mano criticano Salvini e con l'altra gli chiedono appuntamento.
Ognuno faccia la sua strada pensando a costruire più che a distruggere.
Perché ha destra ci sono già troppe macerie e l'avversario dovrebbe essere a sinistra e in Europa. Dovrebbe...
Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale Riva Destra
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lunedì 2 marzo 2015
La Lega è cambiata, Salvini l’ha condotta sulla Riva Destra. Ecco come.
È inutile parlare del movimento di Salvini negli stessi termini in cui si parlava anni fa. La Lega è cambiata, e di molto. Non ha modificato solo le facce, ma ha svoltato anche nei contenuti, come ha dimostrat0 la manifestazione a Roma, la piazza piena di gente che non era la stessa gente dell’acqua del Po. C’era di tutto a Piazza del Popolo. E ora - come rileva Ilvo Diamanti su Repubblica - adesso Roma fa parte della sua “identità genetica”, «quella identità che ai tempi di Umberto Bossi si fermava alla Padania».
Salvini sempre più a destra e i sondaggi lo lanciano
I leghisti sono arrivati nella Capitale e non per contestarla, il partito non è più settentrionale ma nazionale. Il che ha un significato notevole. «Insieme a Salvini - scrive Diamanti - c’erano (e molti ritengono che nemmeno questo sia stato un caso) Fratelli d’Italia e i circoli di Casa Pound». In sostanza, c’era la destra. Diversificata ma pur sempre destra. In più, alle elezioni europee la Lega ha conquistato più del 6%. E i sondaggi, attualmente, la collocano oltre il 12-13%. a un passo da Forza Italia.«Vince la Lega che ha spostato il suo baricentro al Centro-Sud». I numeri lo dicono chiaro: secondo i sondaggi più recenti di Demos Salvini supera il 20% nelle regioni del Nord, si avvicina al 10% nel Centro-Italia (tradizionalemte feudo della sinistra) e pare aver sfondato nel Centro-Sud (avrebbe il 13% intorno a Roma e nel Lazio e oltre il 6% perfino nelle Isole).
La mappa della Lega
L’analisi porta a una mappa particolare nel mondo che circonda Salvini: c’è la Lega Padana, che riproduce le radici storiche del partito e mantiene la sua base elettorale a Nord, dove ha una struttura organizzativa e un elettorato fedele, oltre a una presenza estesa nei governi e nelle amministrazioni; la compagine lepenista, alleata di CasaPound, antipolitica e impiantata sull’antieuropeismo. Intesa anche con il gruppo dei militanti di Riva Destra. Sull’intero territorio nazionale questi ultimi coinvolgerebbero circa il 25% degli elettori in genere, ma oltre il 50% di quelli della Lega. Infine c’è la Lega che Ilvo Diamanti su Repubblica chiama “personalizzata”. “Noi con Salvini”, per intenderci. Questi ultimi in grado di integrare e comporre le altre Leghe e i loro linguaggi riconducendoli alla figura del capo, in grado di comunicare con linguaggi diversi a pubblici diversi. Una Lega che si sposta sempre più a destra. E lo dice chiaramente.
di FRANCESCO SIGNORETTA - Il Secolo d'Italia
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Salvini sempre più a destra e i sondaggi lo lanciano
I leghisti sono arrivati nella Capitale e non per contestarla, il partito non è più settentrionale ma nazionale. Il che ha un significato notevole. «Insieme a Salvini - scrive Diamanti - c’erano (e molti ritengono che nemmeno questo sia stato un caso) Fratelli d’Italia e i circoli di Casa Pound». In sostanza, c’era la destra. Diversificata ma pur sempre destra. In più, alle elezioni europee la Lega ha conquistato più del 6%. E i sondaggi, attualmente, la collocano oltre il 12-13%. a un passo da Forza Italia.«Vince la Lega che ha spostato il suo baricentro al Centro-Sud». I numeri lo dicono chiaro: secondo i sondaggi più recenti di Demos Salvini supera il 20% nelle regioni del Nord, si avvicina al 10% nel Centro-Italia (tradizionalemte feudo della sinistra) e pare aver sfondato nel Centro-Sud (avrebbe il 13% intorno a Roma e nel Lazio e oltre il 6% perfino nelle Isole).
La mappa della Lega
L’analisi porta a una mappa particolare nel mondo che circonda Salvini: c’è la Lega Padana, che riproduce le radici storiche del partito e mantiene la sua base elettorale a Nord, dove ha una struttura organizzativa e un elettorato fedele, oltre a una presenza estesa nei governi e nelle amministrazioni; la compagine lepenista, alleata di CasaPound, antipolitica e impiantata sull’antieuropeismo. Intesa anche con il gruppo dei militanti di Riva Destra. Sull’intero territorio nazionale questi ultimi coinvolgerebbero circa il 25% degli elettori in genere, ma oltre il 50% di quelli della Lega. Infine c’è la Lega che Ilvo Diamanti su Repubblica chiama “personalizzata”. “Noi con Salvini”, per intenderci. Questi ultimi in grado di integrare e comporre le altre Leghe e i loro linguaggi riconducendoli alla figura del capo, in grado di comunicare con linguaggi diversi a pubblici diversi. Una Lega che si sposta sempre più a destra. E lo dice chiaramente.
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Veneziani: Salvini è la ciambella di salvataggio del centrodestra.
domenica 1 marzo 2015
Pensatela come vi pare, ma Matteo Salvini ce l’ha fatta.
È una piazza piena come un uovo quella che lo saluta e lo incoraggia. Senza trucchetti, tipo palco a metà o gazebo a delimitare, Piazza del Popolo, già dalle 15, è colma all'inverosimile. Un colpo d’occhio addirittura emozionante. E ti viene un nodo alla gola quando senti esclamare quel signore distinto con consorte al braccio:«È come quando parlava Almirante..». Perché in effetti è così. È come da anni non si vedeva. La storica piazza della destra politica italiana stretta intorno a Matteo Salvini in un abbraccio che è più che un messaggio. Un avviso per il futuro, forse. Un dato da tenere comunque in debito conto per il presente. Anzitutto per tutti quelli che sperano e credono in una possibile rinascita. Ma anche per coloro che invece sono più scettici.
Del resto un fatto è chiaro: tra i vari leader, quelli veri o quelli presunti, tra tutti coloro che si spendono e discutono, anche a ragione, sulle possibilità di rinascita di una destra nuovamente competitiva, l’unico che s’è preso sulle spalle la responsabilità, l’unico che ha deciso e provato l’azzardo della piazza - e che piazza, poi - è stato Matteo Salvini. Se non è questa una investitura, poco, ma davvero poco ci manca. Ed allora invece di giocare a demonizzare, invece di cercare di sminuire, invece di rifugiarsi nello scetticismo o limitarsi alla scrollata di spalle sarà opportuno e giusto prenderne atto. Sarà opportuno e giusto confrontarsi senza pregiudizi e senza retropensieri. Sui temi unificanti, che ci sono. E sulle divergenze e le diversità che possono essere l’additivo necessario.
Da stasera o da domani. Anzi, da subito.
Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra
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Del resto un fatto è chiaro: tra i vari leader, quelli veri o quelli presunti, tra tutti coloro che si spendono e discutono, anche a ragione, sulle possibilità di rinascita di una destra nuovamente competitiva, l’unico che s’è preso sulle spalle la responsabilità, l’unico che ha deciso e provato l’azzardo della piazza - e che piazza, poi - è stato Matteo Salvini. Se non è questa una investitura, poco, ma davvero poco ci manca. Ed allora invece di giocare a demonizzare, invece di cercare di sminuire, invece di rifugiarsi nello scetticismo o limitarsi alla scrollata di spalle sarà opportuno e giusto prenderne atto. Sarà opportuno e giusto confrontarsi senza pregiudizi e senza retropensieri. Sui temi unificanti, che ci sono. E sulle divergenze e le diversità che possono essere l’additivo necessario.
Da stasera o da domani. Anzi, da subito.
Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra
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